Attenzione prima di piantare questi alberi vicino casa: ecco quelli con radici poco invasive

Quando si desidera abbellire un giardino o creare uno spazio ombreggiato vicino a un edificio, la scelta degli alberi deve essere fatta con grande attenzione. Selezionare specie con radici poco invasive è fondamentale per evitare danni a tubature, marciapiedi, fondazioni e infrastrutture vicine. Molte persone sottovalutano l’impatto dell’apparato radicale sugli elementi circostanti: alcune varietà possono infatti sollevare pavimentazioni e compromettere la stabilità delle costruzioni. Al contrario, esistono alberi che garantiscono ombra e bellezza senza rischiare problemi strutturali.

Perché le radici invasive sono un problema

Le radici degli alberi svolgono la funzione cruciale di assorbire acqua e nutrienti dal suolo, ma non tutte crescono nello stesso modo. Alcune specie sviluppano radici aggressive e superficiali capaci di estendersi per molti metri dalla base del tronco. Ciò comporta il rischio di:

  • Sollevarsi o spaccare pavimentazioni, marciapiedi, strade e vialetti
  • Danneggiare le fondamenta degli edifici esercitando una pressione costante
  • Infiltrarsi nelle tubature e negli impianti fognari alla ricerca di acqua
  • Favorire la siccità locale, poiché sottraggono una grande quantità d’acqua dal terreno

Risulta quindi fondamentale evitare la piantumazione di specie come acero saccarino e ippocastano, particolarmente noti per la loro invadenza radicale e la capacità di compromettere la sicurezza e la funzionalità di giardini e strutture.

Alberi da preferire: le specie a radici poco invasive

Contrariamente a quanto spesso si crede, non è la grandezza della chioma a determinare la pericolosità delle radici. Esistono infatti alberi anche imponenti che sviluppano un apparato radicale profondo ma poco espansivo, e che possono crescere tranquillamente anche in prossimità di case, percorsi pedonali e piccoli cortili.

Specie a basso rischio per le strutture

  • Carrubo (Ceratonia siliqua): questo sempreverde mediterraneo è tra i più adatti per chi deve piantarlo vicino a pavimentazioni o muri perché forma radici profonde, mai superficiali, e tollera bene siccità e suoli poveri. La sua ombra è densa e la crescita controllata, rendendolo perfetto anche per piccoli appezzamenti o giardini urbani.
  • Bauhinia (o albero delle orchidee): originaria dell’Asia, questa specie può raggiungere i 6-7 metri di altezza ed è apprezzata per la fitta chioma e i fiori spettacolari. Le radici non sono invasive e la pianta assume un elegante portamento ad ombrello.
  • Prunus e Albero di Giuda: questi alberi presentano un accrescimento radicolare molto contenuto, sono apprezzati per la loro estetica, la fioritura primaverile e la capacità di non recare danni né alle tubature né alle fondazioni degli edifici.
  • Camphora (Cinnamomum camphora): modello di eleganza e profumo, cresce bene senza danneggiare pavimentazioni e marciapiedi, e le sue radici restano ben contenute.
  • Leccio (Quercus ilex): tipico sempreverde mediterraneo, è molto resistente e le sue radici, pur essendo robuste, non tendono a espandersi in superficie; è perciò idoneo anche per spazi cittadini.
  • Giuggiolo, Melograno, Ginkgo biloba, Ulivo: tra gli alberi da frutto e ornamentali più richiesti per la loro rusticità e la limitata invasività radicale; l’Ginkgo biloba in particolare è celebre per la sua tolleranza agli ambienti urbani e la crescita contenuta delle radici.

Queste specie sono scelte ideali per chi desidera ombra, estetica e sicurezza anche a breve distanza da pareti, recinzioni o infrastrutture.

Specie da evitare: alberi dal forte impatto radicale

Non tutti gli alberi sono adatti ai contesti residenziali. Alcuni presentano caratteristiche che li rendono potenzialmente dannosi:

  • Acero saccarino: sviluppa radici molto lunghe e superficiali, spesso responsabili di danni a pavimenti e tubazioni.
  • Ippocastano (castagno d’India): sistema radicale robusto e aggressivo, che può creare scompensi ecologici e strutturali nei piccoli giardini.

Altre varietà problematiche possono essere i pioppi, i salici e alcune specie di pini, tutte contraddistinte da un apparato radicale esteso e invasivo, capace di cercare rapidamente acqua e sostanze nutritive anche a distanza elevata dal tronco principale.

Consigli pratici per la piantumazione e la gestione

Per mantenere gli alberi scelti in salute e ridurre i rischi, si raccomanda di:

  • Verificare sempre le caratteristiche radicali specifiche della specie prima dell’acquisto o della piantumazione.
  • Mantenere una distanza minima tra l’albero e strutture importanti come fondazioni, recinzioni o tubature. Se l’albero è di dimensioni medie, 3-4 metri possono essere sufficienti; per quelli più grandi, meglio aumentare la distanza.
  • Monitorare la crescita delle radici soprattutto nei primi anni: eventuali deviazioni possono essere corrette con interventi mirati, come l’uso di barriere radicali o la potatura delle radici particolarmente inclini all’espansione superficiale.
  • Favorire irrigazioni moderate ma costanti: alcune specie come il carrubo reagiscono bene a intervalli regolari di irrigazione, crescono più rapidamente e mantengono radici ben ancorate e profonde.
  • Rivolgersi a un esperto o a un arboricoltore qualificato per valutare la specie più idonea e ricevere raccomandazioni sulla messa a dimora negli spazi esterni privati o pubblici.

Scegliere alberi con radici poco invasive per il giardino o i viali di casa significa prendersi cura sia dell’ambiente naturale sia delle costruzioni che ci circondano. Un apparato radicale “gentile” permette di vivere la natura senza temere danneggiamenti futuri e garantisce bellezza, frescura e benessere per decenni. L’attenzione nella scelta oggi eviterà costose manutenzioni e spiacevoli sorprese domani.

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